Le chat noir: LA BANALITA' DEL MALE

sabato 27 ottobre 2007

LA BANALITA' DEL MALE

Non sono le catostrofi, gli assassinii, le morti, le malattie che ci invecchiano e ci uccidono; è il modo in cui la gente guarda e ride e sale sugli autobus

Virginia Wolf

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"Cristo si è fermato a Eboli di Carlo Levi". Lo definirei un romanzo etnografico. La trama è semplice: il pittore, medico e attivista di sinistra carlo Levi viene confinato per motivi politici nella sperduta Lucania. I chilometri che percorre sembrano secoli di storia ripercorsi all'indietro, fino ad un mondo e ad una cultura che ignora scienza e ragione. Si tratta di un mondo mitico, in cui la magia e la superstizione hanno la meglio sulla fede. Ma è anche un mondo di miseria, volutamente tenuto in uno stato di povertà ed eterno sfruttamento da chi nei secoli si è avvicendato al potere.
"Gomorra" di Roberto Saviano. Lo consiglio a tutti, ma proprio a tutti. Con uno stile a volte ruvido, un coraggioso giornalista svela i torbidi traffici della malavita organizzata campana. Cita nomi, luoghi, episodi precisi: sembra l'opera di uno storico, invece ci racconta la contemporaneità. Da non perdere. Unica controindicazione: non vorrete più acquistare niente.
"Shah in shah" di Ryszard Kapuscinski. Chiuso nella stanza di un albergo ormai deserto di Teheran, Ryszard Kapuscinski cerca di ricavare un senso dalla massa di appunti, fotografie e registrazioni che ha accumulato durante il suo lungo soggiorno in Iran. Un libro appassionante, in cui la cronaca diviene storia senza perdere nulla della sua umana immediatezza. Kapuscinski ricostruisce il lento ma inesorabile procedere degli avvenimenti che hanno portato alla rivoluzione khomeinista. Attuale
Il secolo cinese" di F. Rampini: nel momento in cui scoppia in Italia la psicosi da concorrenza cinese, l'inviato de "la Repubblica" a Pechino ci racconta un frammento di questo immenso paese, per noi sconosciuto.Il maoismo, il boom economico, lo stile di vita, l'ideologia nella Cina contemporanea vengono descritti in maniera un pò disordinata ma avvincente. Rampini non giudica nè condanna: osserva, descrive, racconta, intervista gente. Ne risulta un libro denso, ricco di informazioni interessanti, anche se privo del rigore scientifico che possono avere opere di sinologi o sociologi. Lo consiglierei.
"L'Agnese va a morire", di Renata Viganò: Un romanzo delicato, struggente, e profondamente umano. L'autrice non racconta solo una storia: catapulta il lettore in un altro tempo, in un altro spazio, e lo fa con la vividezza di chi certe cose le ha vissute.L'Agnese non è una eroina, nè un antieroe: si ispira ad un personaggio realmente esistito, e per questo risulta meravigliosamente umanoPiù che un romanzo, una pagina della nostra storia .
"Non lavate questo sangue", di Concita De Gregorio: è il diario del G8 di Genova, visto con gli occhi di una giornalista simpatizzante con il movimento, ma comunque obiettiva. Al diario segue una sezione, redatta negli anni successivi, che riporta la storia dei processi, fino all'indulto di questa estate che ha cancellato ogni cosa. Per non dimenticare.

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