venerdì 29 febbraio 2008

ORRORE

Stentavo a credere alle mie orecchie. Certe volte la realtà supera ogni possibile aberrazione immaginabile. Qualche giorno fa ascoltavo non so quale stazione radio, in altre faccende affaccendata, quando la speaker ha iniziato a parlare del ritrovamento dei corpicini dei fratellini di Gravina. Al cattivo gusto di certe trasmissioni, che approfittano di tragedie come questa per "fare audience", siamo ormai abituati. Questa però ha superato ogni limite: parlando della posizione del padre, in carcere da mesi, ha proposto: "pensate che il padre debba essere liberato? Mandateci un SMS con scritto Si. Se invece pensate che debba restare in prigione, mandate un messaggio con scritto no"
Come commentare una cosa del genere?
Ma queste persone hanno idea della sofferenza inumana che quelle famiglie stanno affrontando? Possibile che in questo mondo non sia rimasto un pò di pudore?

lunedì 25 febbraio 2008

XI giorno di dieta

Nella vita di ogni donna, tranne qualche fortunata, arriva questo infernale momento: quello di mettersi a dieta. Quando però questo avviene durante il tuo primo anno di lavoro, può risultare letale. Già è dura abituarsi a svegliarsi presto non una tantum, ma ogni benedetta mattina. Poi è dura imparare a svolgere in maniera decente il proprio lavoro: spesso studio tre ore qualcosa chedovrò spiegare in una. Insomma, sono assolutamente in panne già di mio.
Quando poi si inizia a fare colazione con caffelatte, un spremuta e una mela invece del consueto cappuccino + cornetto al cioccolato del bar, la vita comincia a tingersi di foschi colori. Così mentre commento passi di Leopardi come "nati nascemmo al pianto" o "per me la vita è male", anzichè pensare ai mali del mondo mi viene solo in mente il mio stomaco, che in questo momento sta secernendo litri di succhi gastrici.
Poi ci sono le tisane drenanti: importantissime per combattere la cellulite, ti fanno fare tanta plin plin.
Ma tanta. Solo che non posso alzarmi a metà ora per correre in bagno. Finisco così per contorcermi sulla cattedra, sperando nel suono angelico della campanella, con un occhio al libro e l'altro all'orologio.
Ma ne vale la pena?? In questo momento sarei tentata di dire di no e di avventarmi sugli hot dog del bar della scuola. Quando però non riesco ad infilarmi più nei pantaloni neanche stendendomi sul letto per ritrarre la pancia, penso che qualcosa prima o poi dovrò fare per arginare il lardo che straborda, prima che mi inglobi per sempre nella sua soffice consistenza...