giovedì 20 novembre 2008

Il mostro unico- di Stefano Benni

Cari studenti facinorosi, sono la vostra amata ministra Gelmini.
Dopo il cinque in condotta e il maestro unico, ho una nuova idea che potrà risollevare la scuola italiana. Da dove inizia
l'istruzione? Dall'asilo. E proprio qui bisogna intervenire, perché i bambini diventino obbedienti e ligi al dovere. E le favole, con la loro sovrabbondante fantasia e il loro dissennato spreco di personaggi, li allontanano dal sano realismo e dal doveroso conformismo e alimentano il pericolo del fuori tema, della deboscia, della droga e del bullismo facinoroso. Perciò per decreto legge istituisco il Mostro Unico. Sarà proibito leggere favole che contengano più di un mostro o di un cattivo, con relativo aggravio per la spesa pubblica, e soprattutto si dovrà, in ogni fiaba, sottolineare la natura perversa, facinorosa e vetero-comunista di questo mostro. Secondo il DMU (decreto mostro unico) sono proibiti ad esempio Biancaneve e i sette nani, perché Grimilde e la strega sono un costoso e inutile sdoppiamento di personalità nocivo all'immaginario dei giovani alunni, per non parlare dell'ambigua convivenza tra Biancaneve e i sette piccoli operai, di cui uno, Brontolo, sicuramente della Cgil. Cappuccetto Rosso è ammesso, ma si sottolinei come il cacciatore è evidentemente della Lega e il lupo di origine transilvana e rumena. Proibito Ali Babà e i quaranta ladroni, ne basta uno. Abolito Peter Pan, troppi pirati che gravano sulle casse dello stato. Abolito Pinocchio, anche accorpando il gatto e la volpe in un unico animale, restano il vilipendio ai carabinieri e il chiaro riferimento a Mediaset del paese dei balocchi. Ammesso Pollicino ma dovrà chiamarsi Allucione ed essere alto uno e settanta, per non costituire un palese sberleffo al nostro amato presidente del consiglio. Proibito Hansel e Gretel, perché i mostri sono due, la madre e la strega, e inoltre si parla troppo di crisi economica. Proibito il brutto anatroccolo. Se uno è brutto, lo è per motivi genetici e tale resterà. Inoltre Andersen era gay.
Parimenti proibito il gatto con gli stivali per la connotazione sadomaso. Proibita, anzi proibitissima Cenerentola. Le cattive
sono tre e assomigliano tutte a me. Cioè alla vostra ministra superficiale, impreparata e ciarliera. Ma la vostra Ministra Unica.


www.stefanobenni.it

lunedì 25 agosto 2008

UN ANNO SENZA LATINOOOOOOO

Appropinquandosi la riapertura dell'anno scolastico, mi sono affrettata a chiamare la preside della mia scuola per sapere quali saranno le mie classi. Dovete sapere che l'insegnante di lettere (classe di concorso A051)dovrebbe essere un umanista a tutto tondo, poichè oltre alle letterature italiana e latina, che si presuppone abbia studiato nei lunghi anni di università può insegnare all'occorrenza storia (al biennio, ma al magistrale anche al triennio), nonchè una simpatica materia nomata "geografia". Lo studente tipo di lettere ha un solo esame di geografia nel piano di studi. Il bello è che ci sono simpatiche (e soprattutto preparatissime) persone laureate in geografia che possono insegnarla solo in alcune scuole professionali.. miti e misteri della scuola italiana.
La sottoscritta, nella fattispecie, ha avuto la ventura di laurearsi in storia romana, dalla qual cosa consegue un grande amore per la letteratura e la lingua latina.
Ordunque, passato ferragosto, mi accingo ad avere il responso tanto atteso.. speravo di insegnare nelle classi del triennio, poichè i ragazzi sono più grandi e meno scassa..... e per le materie, sicuramente più interessanti.
Pensavo però che, se mi avessero appioppato il biennio, mi sarei divertita almeno con il latino: avevo già in mente simpatici esercizietti sfiziosi a volontà.
Ma la tragedia incombeva su di me: italiano, storia, GEOGRAFIA, al biennio. Senza latino. Ma si potrà??
Ieri mio padre lo ha detto en passant ad una mia parente che ha insegnato a lungo, e lei, con fare sussiegoso da espertona, ha spiegato: "è normale, al primo anno in una scuola, non si fidano.."
Nella mia ex scuola si dovevano fidare molto, visto che mi hanno affidato una V da portare agli esami..
E' inutile cercare una logica dove non c'è: semplicemente l'ultimo arrivato si prende quello che nessuno vuole. Siccome il fantastico nuovo governo ha aumentato il numero massimo di alunni per classe (fino a 33), il biennio è sicuramente meno gettonato..
"capa capa, ce 'rmane la capatura"
"Disse la volpe a li suoi amati figli, quanno a picciò e pollastri e quanno a grilli" (proverbi marchigiani)

venerdì 27 giugno 2008

LA MATURA FA VERDURA

Errata corrige: il presidente di commissione non è tutankamon (così ho scoperto che gli alunni chiamavano la mia collega, per le evidenti somiglianze con una mummia egizia)bensì un gentile e cavalleresco preside vagamente assenteista. Date le direttive, ci ha lasciato lavorare nella più totale autonomia.
Comunque fa un effetto strano, la maturità da esterna. Ti trovi davanti degli estranei, con il loro percorso alle spalle e gusti e sogni e ambizioni, con una loro personalità che tu neanche immagini. E tu sei lì per valutare, su una domandina, e verificare la preparazione di quella persona. Rischi di chiedere proprio quell'autore che non conosce, o che non ha fatto in tempo a ripassare. Ti guardano intimoriti e imbarazzati, qualcuno ha versato pure qualche lacrimuccia. Le voci tremanti.
Poi c'è il pubblico, tra cui i compagni già "passati", già interrogati. Li riconosci per l'aspetto rilassato e sereno, l'abbigliamento vacanziero, il viso disteso. I maturandi invece vantano delle profonde occhiaie scure ed i brufoli da angoscia pre esame. Ma va bene così: la maturità continua a costituire un momento importante, un giro di boa nella vita di una persona. Come ha detto una mia alunna di V l'ultimo giorno di scuola, "oggi finisce l'era delle certezze"..

martedì 27 maggio 2008

MATURITA'

Sono stata nominata commissario d'esame!! Aiuto sono in uno stato di agitazione incredibile!!!
Avevo forse raccontato ai miei tre lettori di un dialogo un pò spiacevole con una collega.. questa, infatti, venne ad informarmi che la sua quinta e la mia avrebbero avuto la stessa commissione giudicante. "Ma.." aveva commentato guardandomi storto "i miei primeggeranno". Ero ovvviamente rimasta un pò maluccio.
Ora, LEI è il presidente di commissione nella stessa scuola. Mi ha già informato che lei interverrà attivamente ponendo anche domande ai candidati e che seguirà personalmente tutti i colloqui.. poverini

lunedì 19 maggio 2008

Gita a Roma - il viaggio in treno

I pargoli in questione sono dotati di valigie ingombrantissime, sembra che debbano passare due mesi nella legione straniera. Riusciamo bene o male a sistemarci tutti nelle cabine a noi assegnate, all'infuori di sei ragazzi che si sono trovati la cuccetta occupata da altrettante fanciulle più o meno coetanee, che hanno la prenotazione per lo scompartimento accanto. Si tratta di studentesse di un altro liceo di torino, che casualmente vanno in gita a Roma. Si scusano per l'errore e chiedono di poter scambiare i due scompartimenti, per non dover spostare l'ingente quantità di valigie. I maschietti cavallerescamente acconsentono, chiedendomi il permesso. Non mi sembra una questione di stato, e li lascio tranquillamente fare.
Non immaginavo di scatenare una tragedia di dimensioni bibliche.

Mi trovo davanti, infatti, un essere cubiforme di sesso femminile, sfoggiante frangetta rampante e caschetto platino, e dotato di uno spiccato accento sannita.
Raramente in vita mia ho visto un tale attentato al buon gusto.
"Fuori!" tuona la megera rivolgendosi ai miei studenti, senza tener conto del fatto che erano state le SUE studentesse a sbagliare scompartimento.
Queste iniziano a chiocciare deboli proteste mentre lei sbraita: "se questi rompono qualcosa, ci andiamo di mezzo noi! Abbiamo una responsabilità! Anche la vostra professoressa dovrebbe saperlo!" e mi scocca un'occhiataccia. Io faccio la vaga.
Sospiro: sono ancora lontana dal diventare una vera insegnante. Forse non lo voglio nemmeno.
Iniziamo una complicata manovra nello strettissimo corridoio, tra ragazzi, ragazze e valigie. Vagamente claustrofobica, sbuffo nel guidare la manovra sotto gli occhi porcini della sannita cubiforme.

Gita a roma- parte 1

Mancano circa tre giorni all'agogata gita a Roma. Mi aggiro -animula vagula blandula- per i corridoi della scuola alla disperata ricerca di uno straccio di programma. Nulla di nulla. Mi dirigo allora dal Grande Capo, il DS (Dirigente scolastico), che mi indirizza al DSGA (l'Eminenza grigia che guida le sorti di tutti noi). Egli, con piglio fiero, sostiene di aver già consegnato i programmi ai docenti accompagnatori un mese prima. "Forse" esordisco diplomatica "c'è stato un errore, perchè gli accompagnatori siamo noi" alludendo alla collega, che stava molto meno diplomaticamente per mandarlo al diavolo.
Lui riabbassa la testa e continua il suo lavoro al PC (solitario?? Free cells??)ignorandoci volutamente. "Non potrebbe cercare tali programmi e consegnarceli??" suggerisco, cercando di rimanere seria perchè la situazione si stava facendo tanto farsesca da diventare esilarante. "dopo. ora non posso."
Due ore più tardi la preside in persona (non Sua Eccellenza) mi consegna il bramato foglio. Che tuttavia contiene solo le date di arrivo e partenza (è già qualcosa) e non le visite guidate che, almeno a quanto mi era stato detto, avrebbero occupato le nostre mattine.

Lunedì mattina. La partenza è prevista per la sera (con il treno notturno) e ancora non so bene come si svolgerà la gita.
La collega di cui sopra mi informa che in realtà le visite guidate sono state tagliate dall'agenzia, quindi non abbiamo uno straccio di programma. Panico totale: io avevo pensato solo a come occupare i pomeriggi e le sere.
Lei a furia di urla ha ottenuto due visite guidate, cioè due mattine occupate. OK. Calma. E' già qualcosa.
Passo il pomeriggio su internet, facendo incetta di orari e numeri. Mi servono siti visitabili gratis, o con una spesa minima, perchè i ragazzi suppongono che le visite siano incluse nel prezzo della gita.
Le ore passano inesorabili mentre stravolgo il programmino che mi ero prefissata. Provo a telefonare per prenotare qualche visita, ma è tardi: tra un clik e l'altro sono ormai le sette.
Mi avvio preoccupata alla stazione di Porta Nuova, dove svariati genitori stanno per affidarmi i loro preziosi ventisette pargoli. Riuscirò a riportarli a casa tutti?
Forse se lo stanno chiedendo anche loro, mentre mi osservano e mi chiedono cosa visiteremo. Mento spudoratamente fingendo di avere la situazione sotto controllo e cercando di risultare credibile. Mi sento una cialtrona.
Ci avviamo abbastanza allegramente verso il treno, dove grazie al cielo le cuccette sono state prenotate.

Ma se tutto quello che ha fatto l'agenzia è stato prenotare le cuccette e l'albergo, non potevo farlo io risparmiando dei soldi??

lunedì 5 maggio 2008

L'impero del male trionfa

E' il 5 maggio 2008. Ricordo un vecchio post in cui mi dichiaravo incredula delle prospettive con cui si era chiuso il vecchio anno: les bleux sconfitti, gli azzurri campioni del mondo, la Juve in B, i forzaitaliuti cacciati dal potere..
Mi sembrava tutto così irreale. E infatti.
Poco più di due anni dopo quel post, ci ritroviamo con la Juve in champions, il Toro che rischia la serie B e Silvione al potere. E' facile prevedere che la Francia ci batterà agli europei: così l'Impero del male sarà ricostituito.
Io intanto continuo la mia vita, sentendomi sempre più sospesa e intorpidita.. mi guardo un pò vivere da fuori, con alti e bassi, circondata da una realtà che mi è sempre più estranea.. Se mi guardo intorno mi sento sempre più sul set di Matrix...

domenica 9 marzo 2008

FINALMENTE DOMENICA (soprattutto in Francia)

I francesi santificano le feste molto più che noi italiani. La domenica francese è peggio del sabato ebraico. O forse siamo noi italiani gli stakanovisti, che tengono aperti i negozi no stop. Anzi, aggiungerei che li teniamo aperti soprattutto di domenica, visto che nel giorno del Signore le moderne cattedrali del consumo nomate centri commerciali sono strapiene di gente che fa la scorta di cibo et alia per tutta la settimana. Così le grandi catene come IKEA, FNAC, H&M, FELTRINELLI presenti nelle grandi città fanno affari d'oro soprattutto nel fine settimana, e tendono a sfruttarlo tutto.
Questo ampio preambolo per raccontare la zingaresca avventura in Francia avuta ieri con il mio aitante cavaliere. Egli infatti, essendo francofono (ma non sempre francofilo) e soprattutto insegnante di francese, ha manifestato la necessità di recarsi nella vicina Francia per fare degli acquisti (libri, DVD etc.). Dalla Val Susa arrivare è Besançon è un attimo; così, tornata da scuola, lo assecondo nella sua proposta di una gita fuori porta. "portati anche le cose per dormire fuori una notte" soggiunge"così se ci va arriviamo a Grenoble e domenica mattina facciamo shopping!!" Io tutta entusiasta eseguo, e partiamo tutti convinti per la patriadi Montaigne.
Besançon è piccolina e offre poco, a parte la bellezza del centro storico (che avevamo già visitato altre volte) ed i negozietti di souvenirs; tuttavia abbiamo trovato un centro commerciale aperto e lui ha comprato due bei DVD.
A questo punto la tentazione era forte: ormai che siamo qua andiamo a Grenoble!!
Ci dirigiamo verso la città, fiduciosi nello shopping pomeridiano e domenicale poichè Grenoble non è propriamente un buco (è grande tipo Firenze in Italia).
La strada però si è rivelata più lunga del previsto, perchè piena di tornanti e ripida. Il paesaggio in compenso era bellissimo!
Infine siamo arrivati tardi a Grenoble, per quando abbiamo trovato un parcheggio erano le 8 passate. Al che siamo andati a fare un giro per cercare l'albergo e abbiamo notato gli orari dei negozi.. che chiudevano tutti alle 19 da lunedì a sabato!! al che abbiamo deciso di risparmiare i soldini dell'albergo e tornare in macchina in Italia.. attraverso il Frejus (32 EURO per passare quel C...O di tunnel)per fare prima..
Dopo aver guidato 4 ore di notte per strade semideserte (anche in autostrada c'eravamo praticamente solo noi) siamo arrivati all'agognato letto...
Cmq per consolarci a Grenoble ci siamo sparati una fondue... da non mangiare 2 giorni per smaltirla!!
W la France!!

venerdì 29 febbraio 2008

ORRORE

Stentavo a credere alle mie orecchie. Certe volte la realtà supera ogni possibile aberrazione immaginabile. Qualche giorno fa ascoltavo non so quale stazione radio, in altre faccende affaccendata, quando la speaker ha iniziato a parlare del ritrovamento dei corpicini dei fratellini di Gravina. Al cattivo gusto di certe trasmissioni, che approfittano di tragedie come questa per "fare audience", siamo ormai abituati. Questa però ha superato ogni limite: parlando della posizione del padre, in carcere da mesi, ha proposto: "pensate che il padre debba essere liberato? Mandateci un SMS con scritto Si. Se invece pensate che debba restare in prigione, mandate un messaggio con scritto no"
Come commentare una cosa del genere?
Ma queste persone hanno idea della sofferenza inumana che quelle famiglie stanno affrontando? Possibile che in questo mondo non sia rimasto un pò di pudore?

lunedì 25 febbraio 2008

XI giorno di dieta

Nella vita di ogni donna, tranne qualche fortunata, arriva questo infernale momento: quello di mettersi a dieta. Quando però questo avviene durante il tuo primo anno di lavoro, può risultare letale. Già è dura abituarsi a svegliarsi presto non una tantum, ma ogni benedetta mattina. Poi è dura imparare a svolgere in maniera decente il proprio lavoro: spesso studio tre ore qualcosa chedovrò spiegare in una. Insomma, sono assolutamente in panne già di mio.
Quando poi si inizia a fare colazione con caffelatte, un spremuta e una mela invece del consueto cappuccino + cornetto al cioccolato del bar, la vita comincia a tingersi di foschi colori. Così mentre commento passi di Leopardi come "nati nascemmo al pianto" o "per me la vita è male", anzichè pensare ai mali del mondo mi viene solo in mente il mio stomaco, che in questo momento sta secernendo litri di succhi gastrici.
Poi ci sono le tisane drenanti: importantissime per combattere la cellulite, ti fanno fare tanta plin plin.
Ma tanta. Solo che non posso alzarmi a metà ora per correre in bagno. Finisco così per contorcermi sulla cattedra, sperando nel suono angelico della campanella, con un occhio al libro e l'altro all'orologio.
Ma ne vale la pena?? In questo momento sarei tentata di dire di no e di avventarmi sugli hot dog del bar della scuola. Quando però non riesco ad infilarmi più nei pantaloni neanche stendendomi sul letto per ritrarre la pancia, penso che qualcosa prima o poi dovrò fare per arginare il lardo che straborda, prima che mi inglobi per sempre nella sua soffice consistenza...

venerdì 18 gennaio 2008

LO SFOGO DI UN PROF

Il signore mi sta sicuramete punendo per i peccati commessi nelle ultime undici vite. Anche dodici.
Gli strumenti del suo castigo sono quei simpatici diavoletti sedicenni cui dovrei insegnare i fondamenti della letteratura italiana.
Ecco il frutto dell'ultima verifica (the very best of):
- Questa è una delle più importanti opere della madonna
- Lodato sii, mio signore, per la morte di nostra sorella corporale
- Laudato sii, signore, che sei la sorella della nostra morte
- Questa è una delle opere più importanti di Guinizelli, tratta da Cavalcanti