martedì 26 dicembre 2006

senso di colpa

Per molte madri è il modo migliore di controllare la vita dei figli: anzichè sfidarti in campo aperto e dirti: "non devi tornare dopo le due!" o "Non devi marinare la scuola perchè NO", insomma invece di imporsi ti colpiscono alle spalle: "tu vuoi farmi morire,, finchè non torni a casa non riesco ad addormentarmi e la mattina devo alzarmi presto.. possibile che non mi vuoi un pò di bene.." o "facciamo tanti sacrifici per farti studiare e tu non vai a scuola.."

Non c'è storia. Hanno già vinto. E tu coverai per sempre rabbia e frustrazione, perchè non hai combattuto le tue battaglie per l'indipendenza.

Poi ci sono le persone (di solito donne)che ti sottopongono allo stesso tipo di stress psicologico.
Del tipo: "io se mi chiama un amico anche alle due di notte sono subito sveglia e lo ascolto, lui viene prima di ogni altra cosa, perchè i rapporti umani sono la sola cosa che abbia importanza per me.." e con questa solfa ti tiene al telefono ogni sera fino alle due, mentre a te non verrebbe mai in mente di rompere il caxxo a casa della gente a quell'ora.
Oppure: "Ah bhe certo se hai da studiare.. no perchè io sono qui in casa da sola, volevo fare una passeggiata.. ma non ti voglio disturbare.. certo, sarebbe solo una mezz'ora e poi non credo che di sera combineresti molto.. voglio dire, meglio rilassarsi e svegliarsi freschi.. però insomma fai come vuoi.. ti posso chiamare quando hai finito?". le alternative sono due:
1) la assecondi: in questo caso forse riesci ad andare a letto entro l'una e recuperare la mattinata di studio
2)passi la serata col senso di colpa e col patema ogni volta che il telefono squilla. Ad ogni modo, sai che ti chiamerà dopo mezzanotte (PER NON DISTURBARE IL TUO STUDIO) e ti terrà al telefono fino alle tre, quindi metti in conto di perdere la mattinata..

Quando ti stacchi da questo tipo di persona, non riesci semplicemente ad allentare pacificamente il legame, a meno di non riuscire a farla fidanzare e a scaricare sul malcapitato il tuo fardello. Quindi prima o poi si produce una vera e propria rottura, a cui questo tipo di persona reagisce come una madre ripudiata : "come, con il bene che ti volevo?? con tutte le ore al telefono che abbiamo passato, ora vuoi staccarti da me? cosa ti ho fatto?"
E così ti scarica addosso tutta la sua rabbia repressa,per tutte le delusioni del genere che ha avuto (chissà perchè??), e per tutte le persone che, subdorandola dall'inizio, la evitano da subito come la peste. Ti rinfaccia ogni piacere che ti ha fatto (la maggior parte non glie li avevi chiesti), ogni piatto che ti ha cucinato (anche lì, tu saresti andato tranquillamente in pizzeria, così nessuno avrebbe sgobbato..).
E ti lascia lì, tra il biasimo generale dei conoscenti ("erano sempre insieme".. come se avessi scelta!) e un senso di colpa che non finisce più. Perchè ti rendi conto che lei, a suo modo, ti amava!!

giovedì 14 dicembre 2006

La donna d'inverno

.. è segreta e pelosa, come dice Paolo Conte. E morbida, aggiungo io.
Non c'è stagione più propizia di questa per ingrassare. Io però esagero, visto che ho messo su 5 chili negli ultimi tempi..
Il problema è che il mio corpo non vuol capire che quando sono depressa e stressata mi deve lasciar strafogare impunemente. Mi basta quel mesetto di libera uscita, poi rientro nei ranghi e lo nutro a dovere. Mi sembra così chiaro e sensato... macchè, lui è più intransigente di Tertulliano (e chi ha seguito un certo corso SSIS con me capirà..)!!
Ora sto cercando di fare attenzione: faccio la brava bambina tutto il giorno. Ma dopo cena mi butto sui cioccolatini. E' più forte di me.
Ora: se una persona (sul lavoro, in amore..) si comportasse sempre in modo impeccabile, poi cinque minuti al giorno sclerasse un pò, chiunque di voi ci passerebbe sopra.
Il mio corpo no: per lui devo essere sempre ligia.
Lo porto in picina, agli allenamenti di calcetto, addirittura dalla fisioterapista per la schiena: niente, neanche un pò di riconoscenza.
Quando poi lo metto a stecchetto (tipo stamattina: colazione con caffelatte e cereali integrali dietetici, 30 grammi) mi fa sentire i morsi della fame. A questo punto gli dico: "ben ti sta! Se acceleravi il metabolismo quando ce n'era bisogno, a quest'ora eravamo più contenti tutti e due. Io, nel mio peso forma, avrei potuto comprare un vestito decente per capodanno. E tu, brutto ingrato pestifero, saresti stato nutrito a dovere, con tante cosine sane come piace a te!"
Fiato sprecato: tanto ha sempre ragione lui.

domenica 26 novembre 2006

Una partita vinta col cuore

E' una partita importante: non si può perdere. Questa convinzione fa scendere in campo le giocatrici nervose, tirate.
Due gol subiti nei primi dieci minuti.
Tra il pubblico si mormora: ,"ormai è persa", "quelle sono più forti", "quelle sono più grosse".
La partita è tesa, si difende a uomo.Arranchiamo, subiamo, cerchiamo di difendere la porta. Il portiere suda freddo: quei due gol le pesano come macigni.
La testa alta, lo sguardo fiero, entra in campo "il bomber".
Alta e potente, la precede la fama di capocannoniere del campionato. Le sono addosso in due, in tre, non riesce a muoversi.
Il portiere nei rinvii serve le compagne smarcate, ma il nervosismo ha la meglio: due pali, varie palle fuori di poco. Il primo tempo termina nello sconforto generale.
Durante il secondo tempo, i minuti sembrano correre velocissimi.
Il bomber prende una gomitata negli occhi, sbatte le ciglia, vede male.
Le ragazze si danno il cambio, anche come portiere entra un'altra giocatrice. Anche lei è nervosa, le linee che delimitano l'area si confondono, nel dubbio respinge la palla con i piedi anzichè raccoglierla con le mani.
Una delle compagne viene spinta, cade e batte la testa.
Ma il bomber è furioso: la gomitata negli occhi, l'arroganza di chi è sicuro di avere la vittoria in tasca, lo scoramento delle compagne che contano su di lei.
le arriva un pallone: lo stoppa, si gira, lo difende, salta due avversarie: GOL!
Il pubblico salta in piedi, in visibilio. Ma l'arbitro stoppa quell'ondata di entusiasmo: si è aiutata con la mano, il gol non è valido.
Rabbia sugli spalti, rabbia in panchina, delusione in campo.
Ma il mister gongola: le ragazze stanno reagendo, ci stanno provando. Tirano, sbagliano, recuperano, riprovano. Potremmo anche perdere questa partita,ma ce la siamo giocata, pensa.
Il bomber reagisce al gol annullato con una rabbia fredda, tremenda. Arpiona un altro pallone, si gira di prepotenza, scatta, tira. ci ha messo tutta se stessa: la palla passa tra le gambe del portiere, ed è uno dei più bei gol che abbia mai siglato.
Le compagne festeggiano, ma lei rimane in piedi, guardando il pubblico con i suoi occhi di ghiaccio. Solo il lieve rossore del viso rivela la sua emozione, la sua fatica.
Non si vuole deconcentrare. La squadra ci crede, fino alla fine. Pochi minuti dopo, il secondo gol. Pareggio!
I portieri cominciano a sentire quella stretta allo stomaco, quella tensione che le coglie in vista dei rigori; si accomodano meglio tra i pali, cercando di mantenere la concentrazione ed il sangue freddo.
Subiamo un fallo, e ci viene assegnata una punizione; il bomber si prepara a batterla, fissando l'enorme portiere avversario con i suoi freddi occhi verdi.
Non le basta il pareggio: quella partita, lei, è venuta per vincerla.
Tira con forza, potenza, precisione. Si crea una mischia.
La palla è dentro, è rete, è goooooooool!!!!
Il mister incredulo saltella accanto alla panchina, il pubblico emette un boato di gioia. Tutti cominciano a guardare nervosamente gli orologi: quanto mancherà al termine? Pochi minuti.
Concentrate, bisogna rimanere concentrate. Non lasciare spazi. Mancano pochi minuti.
Il pubblico rumoreggia a tal punto che si distingua a fatica il fischi dell'arbitro. Si, è finita. Abbiamo vinto. Col cuore.

mercoledì 22 novembre 2006

gemellino made in japan




Ho cercato chat noir su google immagini.. per trovare immagini carine per il blog.. ho trovato nientemeno che un sito gemello in giapponese!

Non è deliziosamente kitch??

Peccato che non sappia assolutamente di cosa parla..

martedì 21 novembre 2006

Cerco lavoro!! ma non lo trovo..



Ho avuto diverse idee disastrose nella mia vita:
  • Laurearmi in lettere antiche
  • Frequentare quella struttura alienante, decerebrante ed avvilente che chiamano SSIS (sta per Siete Solo Imbecilli Studiosi!). Per chi non la conoscesse, è la scuola per diventare insegnanti che mette dei laureati con 110 e lode a fare compitini insulsi tipo automa, per evitare che le giovani menti dei liceali si incontrino con fervide e fertili intelligenze, dando vita ad un qualche pensiero critico.
  • Fare domanda di supplenza in una provincia strapiena, onde ritrovarmi disoccupata

così che, aspettando una chiamata, non me la sento di prendere impegni (lavorativi) sul lungo termine.. non che abbia avuto delle occasioni!

In assoluta controtendenza cerco contratti a termine (non sono quelli che vanno per la maggiore?)

Sono flessibile.

Parlo tre lingue.

So usare il PC.

Cazzo, so anche il greco antico...

lunedì 20 novembre 2006

NASCITA E BATTESIMO

Vorrei cominciare con due parole su come è nato questo blog: erano mesi che ce l'avevo in testa, e l'altro giorno ho deciso di aprirlo.. mi sono rivolta a Splinder. Si, a Splinder, poi scoprirete come sono finita qua..
Forse i visitatori e gli splinderiani di vecchia data non immaginano quanto dia difficile trovare un nickname che ci soddisfi e che non sia già stato accaparrato da altri utenti.
Il che la dice lunga sulla nostra fantasia..
A dire il vero il primo nick che ho scelto (Pasciaessa: mi ci chiamavano i miei genitori da bambina, per la mia naturale inclinazione a poltrire e gozzovigliare, insomma per lamia indole gaudente) era libero.

Nella mia celestiale sbadataggine, però, ho inserito male l’indirizzo e-mail (.com anziché .it); provate voi a far capire a questa stupida macchina (il PC) che sono sempre io, quella di prima, e che voglio solo rettificare la mail.. macchè!
Il nick risultava in attesa di conferma, e tale sarebbe rimasto per 15 giorni. La mia improvvisa grafomania non poteva aspettare tanto.
Allora ho provato con:

- Finnicella: è il nome di una simpatica streghetta di in un film degli anni ’80. Inoltre ricorda vagamente Pulsatilla, una dei blogger più amati..
Niente da fare: Carino, ma preso
- Lalage: pensavo di aver avuto un colpo di genio. Lalagèo in greco antico significa “scorro, sussurro”. Lalage è un nome letterario e molto ricercato, poco conosciuto. Sentendomi un po’ dandy alla Oscar Wilde, ho dato l’invio.
Macchè, preso anche questo!
- Agatha: in greco significa “la buona”, ma non era per questo. Il fatto è che sono una fan sfegatata della zia Agata.. Christie, naturalmente!
Troppo banale: già dato
- Else: Non per il significato in inglese. Else è il personaggio principale (fantastica, magnetica, enigmatica, superlativa, assolutamente affascinante!) di un romanzo di Simenon.
Pensavo di aver fatto Bingo, invece no! Voglio chiedere al possessore del nick se conosce Simenon..
- Chatnoir: si.. si adatta perfettamente,per vari motivi:
o Adoro i gatti, soprattutto quelli neri. Ne ho avuto uno fantastico..
o Suona bene.. è un nick vagamente sensuale senza essere volgare o scontato..
o Adoro Emily the Strange ed il suo gattino nero
o Sono stata una fan di Gobbolino (avevate “I racconta storie??) nella mia infanzia
Rimango troppo male: già preso anche questo! Mi accingo ad inviare lettere minatorie a tutta questa gente.. oltretutto ho un misero 56 k per cui tutto sto lavoro è durato anche tanto..
Ritento, mi piace troppo questo nome: provo con Lechatnoir.
Tempo sprecato!
Delusa ed amareggiata, provo a digitarne la versione inglese.. thedarkcat.. pensando: figurati se non è già occupato!
E invece.. miracolo!! Mi si sono schiuse le porte di Splinder e del suo mondo di bloggers..

Purtroppo la mail di conferma non mi è arrivata (sono passati due giorni, scalpitavo!)
Alla fine ho trovato questo piccolo paradiso.. che mi permette di usare il nick che preferisco.. ed ho deciso di accovacciarmici con piglio felino..