giovedì 2 aprile 2009

tema: la scuola che vorrei

Riporto di seguito e fedelmente la prima parte del tema di un mio alunno. I commenti tra parentesi e in corsivo sono miei, gli errori di ortografia genuinamente suoi

Cavolo, prima ora tema, seconda e terza verifica di Mate e le restanti orribili interrogazioni. Stare sulle spine sperando che non esca il tuo nome.. o di aver preso almeno la sufficenza (sic!) Noi poveri alievi (riporto fedelmente) quasi ogni giorno siamo sottoposti a questa "tortura" che ci costringe a stare chinati sui libri ore e ore.. ma forse sarebbe meglio una scuola fondata su ciò che piace agli alievi (aridaje!) e non tanto ai professori. In questa scuola non vi (il vi per i miei allievi risulta più distinto del ci, e lo usano a iosa) deve essere più di una verifica al giorno, le interrogazioni devono essere programmate con professori gentili e contenti (!!) di rispiegare una cosa se non la sai.L'intervallo.. he.. l'intervallo dovrebbe essere almeno di tre quarti d'ora per permetterci di riposare e mangiare perchè un misero quarto d'ora proprio non basta.. Dovrebbe essere fornito agli alievi (ormai..) il miglior cibo del luogo (naturalmente gratis).. dal tronde (sic et simpliciter) noi siamo il futuro dell'italia (ha ragione: la lettera grande non se la merita) e del mondo! Noi alievi !! Driiin l'intervallo è finito torniamo alle lezioni.. allora.. le aule! Me ne ero scordato.. le aule dovrebbero essere pulite, calde d'inverno, e d'estate ventilate in modo da non patire il caldo.. le bidelle dovrebbero essere gentili, prima di entrare bussare, e soprattutto pulire!


Lo invio alla Gelmini??

giovedì 20 novembre 2008

Il mostro unico- di Stefano Benni

Cari studenti facinorosi, sono la vostra amata ministra Gelmini.
Dopo il cinque in condotta e il maestro unico, ho una nuova idea che potrà risollevare la scuola italiana. Da dove inizia
l'istruzione? Dall'asilo. E proprio qui bisogna intervenire, perché i bambini diventino obbedienti e ligi al dovere. E le favole, con la loro sovrabbondante fantasia e il loro dissennato spreco di personaggi, li allontanano dal sano realismo e dal doveroso conformismo e alimentano il pericolo del fuori tema, della deboscia, della droga e del bullismo facinoroso. Perciò per decreto legge istituisco il Mostro Unico. Sarà proibito leggere favole che contengano più di un mostro o di un cattivo, con relativo aggravio per la spesa pubblica, e soprattutto si dovrà, in ogni fiaba, sottolineare la natura perversa, facinorosa e vetero-comunista di questo mostro. Secondo il DMU (decreto mostro unico) sono proibiti ad esempio Biancaneve e i sette nani, perché Grimilde e la strega sono un costoso e inutile sdoppiamento di personalità nocivo all'immaginario dei giovani alunni, per non parlare dell'ambigua convivenza tra Biancaneve e i sette piccoli operai, di cui uno, Brontolo, sicuramente della Cgil. Cappuccetto Rosso è ammesso, ma si sottolinei come il cacciatore è evidentemente della Lega e il lupo di origine transilvana e rumena. Proibito Ali Babà e i quaranta ladroni, ne basta uno. Abolito Peter Pan, troppi pirati che gravano sulle casse dello stato. Abolito Pinocchio, anche accorpando il gatto e la volpe in un unico animale, restano il vilipendio ai carabinieri e il chiaro riferimento a Mediaset del paese dei balocchi. Ammesso Pollicino ma dovrà chiamarsi Allucione ed essere alto uno e settanta, per non costituire un palese sberleffo al nostro amato presidente del consiglio. Proibito Hansel e Gretel, perché i mostri sono due, la madre e la strega, e inoltre si parla troppo di crisi economica. Proibito il brutto anatroccolo. Se uno è brutto, lo è per motivi genetici e tale resterà. Inoltre Andersen era gay.
Parimenti proibito il gatto con gli stivali per la connotazione sadomaso. Proibita, anzi proibitissima Cenerentola. Le cattive
sono tre e assomigliano tutte a me. Cioè alla vostra ministra superficiale, impreparata e ciarliera. Ma la vostra Ministra Unica.


www.stefanobenni.it

lunedì 25 agosto 2008

UN ANNO SENZA LATINOOOOOOO

Appropinquandosi la riapertura dell'anno scolastico, mi sono affrettata a chiamare la preside della mia scuola per sapere quali saranno le mie classi. Dovete sapere che l'insegnante di lettere (classe di concorso A051)dovrebbe essere un umanista a tutto tondo, poichè oltre alle letterature italiana e latina, che si presuppone abbia studiato nei lunghi anni di università può insegnare all'occorrenza storia (al biennio, ma al magistrale anche al triennio), nonchè una simpatica materia nomata "geografia". Lo studente tipo di lettere ha un solo esame di geografia nel piano di studi. Il bello è che ci sono simpatiche (e soprattutto preparatissime) persone laureate in geografia che possono insegnarla solo in alcune scuole professionali.. miti e misteri della scuola italiana.
La sottoscritta, nella fattispecie, ha avuto la ventura di laurearsi in storia romana, dalla qual cosa consegue un grande amore per la letteratura e la lingua latina.
Ordunque, passato ferragosto, mi accingo ad avere il responso tanto atteso.. speravo di insegnare nelle classi del triennio, poichè i ragazzi sono più grandi e meno scassa..... e per le materie, sicuramente più interessanti.
Pensavo però che, se mi avessero appioppato il biennio, mi sarei divertita almeno con il latino: avevo già in mente simpatici esercizietti sfiziosi a volontà.
Ma la tragedia incombeva su di me: italiano, storia, GEOGRAFIA, al biennio. Senza latino. Ma si potrà??
Ieri mio padre lo ha detto en passant ad una mia parente che ha insegnato a lungo, e lei, con fare sussiegoso da espertona, ha spiegato: "è normale, al primo anno in una scuola, non si fidano.."
Nella mia ex scuola si dovevano fidare molto, visto che mi hanno affidato una V da portare agli esami..
E' inutile cercare una logica dove non c'è: semplicemente l'ultimo arrivato si prende quello che nessuno vuole. Siccome il fantastico nuovo governo ha aumentato il numero massimo di alunni per classe (fino a 33), il biennio è sicuramente meno gettonato..
"capa capa, ce 'rmane la capatura"
"Disse la volpe a li suoi amati figli, quanno a picciò e pollastri e quanno a grilli" (proverbi marchigiani)

venerdì 27 giugno 2008

LA MATURA FA VERDURA

Errata corrige: il presidente di commissione non è tutankamon (così ho scoperto che gli alunni chiamavano la mia collega, per le evidenti somiglianze con una mummia egizia)bensì un gentile e cavalleresco preside vagamente assenteista. Date le direttive, ci ha lasciato lavorare nella più totale autonomia.
Comunque fa un effetto strano, la maturità da esterna. Ti trovi davanti degli estranei, con il loro percorso alle spalle e gusti e sogni e ambizioni, con una loro personalità che tu neanche immagini. E tu sei lì per valutare, su una domandina, e verificare la preparazione di quella persona. Rischi di chiedere proprio quell'autore che non conosce, o che non ha fatto in tempo a ripassare. Ti guardano intimoriti e imbarazzati, qualcuno ha versato pure qualche lacrimuccia. Le voci tremanti.
Poi c'è il pubblico, tra cui i compagni già "passati", già interrogati. Li riconosci per l'aspetto rilassato e sereno, l'abbigliamento vacanziero, il viso disteso. I maturandi invece vantano delle profonde occhiaie scure ed i brufoli da angoscia pre esame. Ma va bene così: la maturità continua a costituire un momento importante, un giro di boa nella vita di una persona. Come ha detto una mia alunna di V l'ultimo giorno di scuola, "oggi finisce l'era delle certezze"..

martedì 27 maggio 2008

MATURITA'

Sono stata nominata commissario d'esame!! Aiuto sono in uno stato di agitazione incredibile!!!
Avevo forse raccontato ai miei tre lettori di un dialogo un pò spiacevole con una collega.. questa, infatti, venne ad informarmi che la sua quinta e la mia avrebbero avuto la stessa commissione giudicante. "Ma.." aveva commentato guardandomi storto "i miei primeggeranno". Ero ovvviamente rimasta un pò maluccio.
Ora, LEI è il presidente di commissione nella stessa scuola. Mi ha già informato che lei interverrà attivamente ponendo anche domande ai candidati e che seguirà personalmente tutti i colloqui.. poverini